ieri sera a cena con il mio team di ggd preferito, si disquisiva di scelte
ci sono scelte che io non farei, le medesime che altri fanno senza battere ciglio: situazioni avventate che ai miei occhi sono solo foriere di tragici finali, di pericoli sentimentali e personali che io non avrei l’incoscenza di affrontare.
o forse l’incoscenza non è tale, è solo che qui ci si fa troppe seghe mentali , o forse ho preso musate cosi forti dove pareva non esserci pericolo che ora prendo le distanze.
forse voler capire le cose fino in fondo non serve a niente.
forse ha ragione chi decide sull’onda del momento, chi fa un figlio avendo un lavoro da cassiera sl supermercato, un marito senza lavoro fisso e un monolocale alle case popolari;
e se fosse meglio valutare meno bene i rischi e prendere piu decisioni senza fermarsi a sottolineare i problemi?, insomma ricordarsi che siamo solo degli animali che a volte pensano troppo….
Questa e’ una domanda che ultimamente mi faccio spesso anch’io!
Al solito prima di prendere delle decisioni valuto tutto e , le conseguenze , non sono sempre le piu’ soddisfacenti.
Poi vedo altre persone che senza nessun problema (forse) fanno progetti con poco preavviso e sono contenti.
Vorrei provare ad avere il coraggio, ogni tanto, di buttarmi.
Ci penso spesso ultimamente….
Ciao Cristy
Cogli nel segno cara Susan.
Io pure penso “troppo”, ed ultimamente penso troppo proprio al fatto che penso troppo. Sto impazzendo? Forse.
Il fatto è che questo tanto pensare non mi ha portata dove sarei voluta arrivare.
Non mi pento di nulla, ma forse avessi pensato meno, chissà dove sarei ora.
E la cosa curiosa è che le poche volte che ho avuto il coraggio di agire d’istinto, ho fatto un gran bene.
Ergo, non so. Ci penso. 😉
#lapaoly hai perfettamente centrato il punto.
Come dico a volte per “giustificarmi”, ho smesso di pensare da quando avevo 18 anni (in realtà molto dopo).
ps. eppure io c’ero l’altra sera, ma mi son persa qualche cosa? 😉
Io credo che ci siano persone capaci di “staccare” il cervello e altre che non ne sono capaci. E’ una predisposizione, come ci sono le persone empatiche o meno. Io non potrei fare scelte di quel tipo. Questo perchè mi getterebbero in un’ansia terribile e vivere nell’ansia continua non è cosa. Però chi riesce a fare scelte così di solito non va in ansia. Si agita, come tutti, magari si spaventa anche un pò, ma non va in ansia. E io invece non potrei…quindi…il mondo è bello perchè è vario
Ragionare col cuore. E’ un ossimoro, pare, ma in fondo è davvero la cosa che ripaga più di tutte. Nonostante le musate, come le chiami tu, che prendono tutti, che tutti incassano, più o meno elasticamente. A troppo ragionare si perdono di vista i veri obiettivi,le cose che contano davvero. Un figlio è una cosa celeste, da non mettere in relazione nè coi mutui nè con la carriera. A mio parere, ovvio. E se devi dire a qualcuno che lo ami, che non sai stare senza, che è un momento così duro per te, che davvero ti sembra la persona con cui hai voglia di stare per un pò, non importa se per un mese o per la vita intera, beh, diglielo. Non si fa peccato a dichiarare i propri sentimenti. Io non so nulla della tua vita, ho inventato, ma credo che il succo sia tutto lì. CI sarano giorni più lucidi, il brutto è passato, mi sa. Un abbraccio.
p.s. verrai a Maualmente? Riuscirai a ritagliarti qualche ora?
No maschietti siamo proprio noiosi..
intendevo “noi”..
@biccio, tranquillo, non parlavo di uomini, in effetti tutto è partito da una decisione presa da una donna. ma non credo che sia una questione di genere.
bisogna si ragioanre e valutare tutte le possibili implicazioni …..ma le decisioni vanno prese anche con il cuore………per fare una percentuale dire 70% testa e 30% cuore…