ore 3 della notte:
lampi e poi tuoni, e poi il diluvio universale, e poi, il fresco, eh, il freddino.
a tentoni nella notte cerco una copertina, a tentoni nella notte, una decina di minuti dopo cerco i tappi per le orecchie, e solo allora riesco di nuovo finalmente a domire.
ore 7 del mattino:
suona la sveglia, ti alzi, caffe’ cereali, prosciutto, pantaloni capri – cosi non si bagnano se piove – scarpe chiuse: ballerine. e felpa. che fa freschino,
ore 8:45
sono bloccata nel doblo’ davanti all’ufficio vecchio che fuori DILUVIA – prima senza sole, poi con il sole, poi senza sole di nuovo , e non mi sono portata l’ombrello.
Ore 14:00
quando ti senti un po inutile – tutti gli scatoloni sono stati camallati, alcuni anche svuotati, buchi nel muro trapanati, problemi risolti – hai voglie strane che nessuno ti puo soddisfare, ecco quando sei in un quell’umore un po cosi, esci e vai a fare conoscenza con il supermercato dietro l’ufficio nuovo e un edile alto , moro, due spalle tante, – da lontano anche quasi passabile – pianta un sonoro fischio alle tue spalle nella via deserta.
allora non sono del tutto invisibile. 🙂