Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
l’animo nostro informe, e a lettere di fuoco
lo dichiari e risplenda come un croco
perduto in mezzo a un polveroso prato.
Ah l’uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l’ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!
Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti: ciò che non siamo,
ciò che non vogliamo.
Eugenio Montale – NON CHIEDERCI LA PAROLA [da Ossi di seppia, 1925]
Ooooh! Montale… 🙂
Wow…so che è banale, ma dopo un pò di studi in lettere il commento è sempre lo stesso…wow…