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cenalunga
Giovy ha avuto una bellissima idea, onorata da ben una 80ina di presenze.
Tutti visi amici visti per la prima volta, o rivisti dopo tanto o poco tempo hanno creato una serata molto bella, ricca di chiacchere mai banali.
in ordine rigorosamente sparso ed emotivo:
Jtheo , Abeggi, Sara e Sara , Lalui, Tiziano, Luca, Alessio, Antonio, Enrica, Bruna, Stefano, Lele
Il neo eletto fotografo ufficiale Palmasco, Funky Professor Marco Zamperini, Roberto Dadda – che conosce ben il mio amministratore delegato – David Orban la cui video camera stava per cadere dentro la mia camicetta, Federico a cui ho risposto per le rime 😉 , Paolo Valdemarin – e la presentazione conl’inganno 😉 –
Il viso sorridente di Marina – giuro di averti gia incontrata.
E tutti gli altri con cui ho parlato e di cui non ricordo i nomi.
Grazie a tutti della splendida serata.
stitch by stitch, san martino summer
domenica pomeriggio, ho finalmente preso il coraggio a due amni e ho dedicato una 40ina di minuti a imparare il GRAFTING o KITCHENER STITCH in video, e a finire il CABLED SHRUG di cotone di MARY JANE MUCKLESTONE
l’ho lavorato coi ferri del 4,5
4 gomitoli di cotone cable sesia 5 colore corda – ho usato il filato doppio
un ferro per eseguire le treccie, o uno stuzzicadenti, o un uncinetto
le istruzioni sono molto chiare e senza errori.
in taglia unica.
ora mi manca solo una bella spilla per chiuderlo davanti. 🙂
Tagged cabled shrug, cotone, interweave knits 8 Comments
ansia da giudizio – miope e banale – e “dagli allo sfigato – diverso”
mi fa piacere leggere che non sono la sola a stupirmi, nel male, delle banali parole che vengono spalmate sui recenti fatti di cronaca nera.
trovo le parole di Romagnoli sconcertanti e tutto questo parlare di solitudine è una semplificazione banale: uno scrittore che tira in ballo la solitudine – che di per sè è l’atto dell’essere soli e non il patimento della condizione dell’essere soli – non mi vorra fare credere che scrive in metropolitana durante l’ora di punta?
o la sua è una solitudine operosa e le altre no?
non è che la solitudine deleteria è negli occhi di chi guarda?
Come la ricerca di una preconcetta spiegazione plausibile all’inspiegabile in pieghe dell’esistenza altrui che non comprendiamo?
Personalmente mi fa senso che il ragazzo implicato avesse la passione per i coltelli e girasse con un coltello sempre addosso, altri trovano inquietante che avesse un blog.
il gioco che si svolge sotto i nostri avanguardistici nasi è il seguente:
I tg dipingono gli studenti di perugia come sempre ubriachi e a una spanna da uno spacciatore, Romagnoli punta il dito sui loro blog e sulla adolescenziale stanzetta in cui scrivere il diario.
Trova ciò che distingue lo spettatore medio del tg delle 20 da uno studente calato nella sua contemporaneità, evidenziane le differenze, additale come causa della colpa,
fai tornare nello spettatore la rassicurante sensazione di essere nel giusto.
Missione conservatrice dello status quo: compiuta.
Tagged pippone del weekend 8 Comments
video giochi
questa sera a va a ciapà i mouse, tra gli altri: federico giacanelli 🙂
parliamo di video giochi, vuoi parlarcene?
su radio popolare in stream dal sito e anche via satelite, a partire dalle 00:50, abbiamo anche un numero di telefono – tel diretta 02-33001001 – se vuoi chiaccherare con noi in diretta .
musica, emozioni e amore
1999:
tu sei l’inverno in fondo al cuore, sei l’estate che non c’è
tu sei la via che passa dentro me
(come ogni volta, la crus)
tu sei l’inverno in fondo al cuore, sei l’estate che non c’è
tu sei la via che passa dentro me
(come ogni volta, la crus)
grazie auro
una musica che mi avvolge come uno scialle caldo,
un abbraccio tenero, piccole coccole,
serenità
un abbraccio tenero, piccole coccole,
serenità
1, 2, 3 prova
ho registrato la prima pagina di un libro, chi ne indovina il nome? 🙂
PS: se nessuno indovina o prova a indovinare, do la soluzione domani.
Soluzione per solutori piu’ che abili – cioè niuno ; la ragazza dal cuore d’acciaio . Joe R. Lansdale.
Tagged audio, idee 8 Comments
è un mondo difficile ;)
Tagged gente strana, inconscio al potere, io Comments Off on è un mondo difficile ;)
imho it’s a hoax
nessuna donna con una taglia superiore alla 1a correrebbe mai una maratona, o anche solo 20 minuti senza reggiseno.
Serena, riguardo all’argomento cita "fascia conenitiva" e "piattezza".
Tagged idee 10 Comments
torino: il suo skyline.
sottotitolo: gli italiani, popolo di austeri conservatori resistenti al cambiamento
Ringrazio Antonio:
"A prescindere dalle mie opinioni circa l’intoccabilità delle città moderne, o delle sue intoccabilissime skyline (che io invece vorrei fossero invece più maltrattate, con coraggio e creatività ovviamente)"
e Sergio per le sollecitazioni intellettuali che mi hanno spinto a scrivere questo post.
Renzo Piano Building Workshop ha progettato per Torino un grattacielo per Intesa – San Paolo
Nella foto soprastante la skyline ipotizzata dal comitato – ovviamente – contrario a questo edificio, corretta successivamente dall’architetto con la linea piu’ chiara e la giusta proporzione prospettica.
PREMESSA STORICA E IDEOLOGICA:
Le grandi città italiane sono città di fondazione, e hanno quindi radici storico urbanistiche che si perdono nella notte dei tempi.
Torino in particolare ha tuttora perfettamente integro il nucleo storico – la parte coi quartieri a scacchiera. Questo nuclero storico è omogeneo per altezza e per coerenza stilistica e storica.
Ciò crea un’immagine sedimentata nell’incoscio collettivo di tutti i torinesi che davanti all’idea di una mutazione contemporanea dello skyline stesso si ribellano.
Bisogna inoltre ricordare due diffusissimi principi che hanno guidato i regolamenti di decoro edilizio delle città italiane prima e i piani regolatori dopo :
– la coerenza della linea di gronda – cioè la regola che tutti gli edifici di una strada devono essere alti uguali alla grondaia
– la regola esercitata negli uffici tecnici che in pratica vieta di giustapporre un edificio troppo moderno a un edificio antico, nel rispetto della coerenza stilistica
Tutto questo ha radici profondissime in alcune teorie compositive seguite da molti architetti italiani per cui la coerenze e il rispetto del preesistente è fondamentale (io stessa ho avuto, per pochi mesi un professore di composizione architettonica che voleva che progettassimo un colonnato in una porzione di milano – per il motivo inoppugnabile che li era gia sorto un colonnato in epoca romana); sommata a una altra idea radicatissima nel pensiero italiano per cui la conservazione del patrimonio storico passa per il congelamento assoluto di tutto il preesistente: cioè il delirio della conservazione a tutti i costi – anche economici – questi motivi portano alla paralisi creativa di una nazione che è costretta continuamente a confrontarsi con il preesistente seguendo la regola dell’armonia.
La somma di questi due principi porta di fatto all’impossibilita’ di costruire per giustapposizione e contrasto di fianco a un edificio storico
Ho trovato questa foto molto bella della di una parte dello skyline di milano su flickr,
scattata da DAVEO MCG
mi sono presa la libertà di annotarla, in questa foto si riconsoconoda sinistra verso destra:
la torre branca alta 98 metri; il Portello Fiera Milano – Arch Bellini associati ; L’ antenna rai circa 100 metri e il palazzo Ina casa Piero Bottoni.
Emergono chiaramene dall’altezza media del resto della città e si definiscono come punti chiari della città, caratterizzandola.
Street line come questa in italia sarebbero impossibili:
Questo è l’edificio di Santa Monica disegnato da Frank Gehry con Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen
Dove voglio andare a parare?
Sull’inerzia e la vecchiaia dell’architettura italiana?, non solo,
Sul fatto che tutta questa tensione al passato ci impedisce di avere città più efficenti?anche.
Guardiamo lo skyline di una città che non ha paura del cambiamento, e che e’ stata sventrata dal Grande incendio del 1666 – Foto di Ana Gasston:
LONDRA : sotto cui vale assolutamente la pena ricordare che durante la fase progettuale del The Swiss Re Tower – familiarmente chiamato da tutti The Gerkin, lo strabiliato ed esterrefatto staff di sir Norman Foster si vide chiedere di alzare di una decina di piani l’edificio che sarebbe cosi stato piu’ in armonia con la skyline esistente.
Tutta questa lunga filippica per dire che non si deve avere paura di essere nel 2000 e di costruire come se fossimo in questo secolo, e che una torre a Torino è solo segno di radicamento nel comtemporaneo e
che l’unica via alla contemporaneità è ricostruirsi regole e stili partendo dal qui e ora, come spiegava Francois Lyotard ne "Il post moderno spiegato ai bambini"
un calendario a me!
Best days this month for:
– smart love, healing beauty, and uplifting adventure: 2, 3, 4, 6, 7, 9, 10, 11, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 23, 24.
– creative outbreaks and ingenious self-expression: 5, 8, 10, 11, 12, 14, 16, 17, 25.
– searching for the loot from a 1967 bank robbery hidden in a metal box stashed inside a hollowed-out log in the woods: 2, 3, 9, 10, 11.
– dreaming about a dancing rhinoceros whose careening around a giant ouija board gives you information about an opportunity to manifest one of your most ambitious dreams: 6, 7, 13, 15, 18, 21, 22.
Tagged oroscopo Comments Off on un calendario a me!
:)
oggi sono 4 anni di blog
sono volati.
sono volati.
niente bilanci, si guarda solo in avanti ! 🙂
Tagged io 3 Comments
checklist pre festa dell’anno
– trucco : leggero come al solito
– parrucco: tagliata frangia in settimana
– Restauro : eseguito – viso, ok; mani , ok ; piedi , ok; cerettE, ok;
– Vestito : gonna con sottogonna di taffetà verde ,
top di shantug giallo virato al verde – più bello a vedersi che a raccontarsi
– Profumo : indecisa tra due, decido all’ultimo momento
– Scarpe : Ballerine di vernice per arrivare , Sandali di vernice nera per festeggiare.
tutto programmato, perfetto, ora mi sbatto sotto alla doccia calda e metto in atto questo piano criminale.
ehm manca ancora un dettaglio di non poca importanza: non ho ancora deciso dove parcheggio l’auto.
Tagged amicizia, emozioni, milano 9 Comments
il mio personale eroe del pelo
motivata dallo sconcerto di Feba, riguardo la questione Peli, postata pro-bono da Pandemia,
posso solo dire che l’unica vera e definitiva guida all’argomento è gia stata scritta dal Maestrino sul microbloggiallo , dedicate altri due minuti alla lettura di tutti i commenti : la conversazione fu deliziosa
Tagged amicizia, diritti, gente strana, ho letto, idee, scemenze 2 Comments