oggi

compio gli anni.

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c.v.d, or business as usual – 3a parte

a pagina 308:

“E’ significativo che le donne scelte per l’accusa di stregoneria nel New England avessero una caratteristica ben definita.
In precedenza, in europa, le donne accusate di stregnoneria tendevano ad essere povere paesane, facili pari espiaroti perchè prive di risorse, e di solito accusate di perpetrare atti a danno dei loro vicini di casa. Nella sua analisi pionieristica del 1987 sui dati demografici delle streghe di Salem, The devil in the shape of a woman, la storica Carol Karlsen scoprì che per il cosidetto gruppo di streghe di Salem era vero il contrario. Molti dei membri sospettati provenivano da classi sociali medie e alte. Anche quando non erano benestanti, quelle donne sembravano godere si una libertà economica e personaleche le poneva al di sopra dei dettami della famiglia patriarcale e della socitàe, fatto particoalrmente condannabile, erano inclini a difendere il loro stato privo di vincoli. Una grande maggioranza delle accusate erano donne anziane che non avevano fratelli, figli o bambini. L’89 per cento delle donne condannate proveniva da famiglie senza eredi maschi. Questo voleva dire che sarebbero state loro a ereditare, sovvertendo cosi il controllo maschile sui cordoni della borsa. Ma non si trattava solo di donne qualsiasi senza eredi maschi: erano molto spesso donne che si erano dimostrate poco disposte a rinunciare alla loro indipendenza economica e che si erano addirittura rivolte al tribunale per lanciare una sfida pubblica contro le regole della successione maschile. la <<minaccia comune che ricorreva tra i numerosi peccati delle streghe>> scrisse Karlsen, era la <<mancanza di rispetto>>. Non era << semplice orgoglio quello che distingueva principalmente le streghe dalle altre persone; era orgoglio femminile in particolare>>

e ora, visto i tempi che corrono, vado a procurarmi un estintore da borsetta, che non si sa mai. 😉

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The Women of Ground Zero – 2a parte

(Ovvero come in tempi bui fare del proprio meglio non serve. e di come le minoranze dovranno sempre rivendicare un ruolo che gli spetta di diritto): la rimozione collettiva delle donne come soccorritrici durante il disastro, ma inneggiate a ampio raggio come vittime, orfane, madri vedove incinte o con bimbi piccoli.

THE WOMEN AT GROUND ZERO è un progetto che raccoglie le testimonianze e interviste fatte a una trentina di soccorritrici”che hanno lavorato spalla a spallacon gli uomini e hanno fatto del loro meglio”
<<La quasi totale assenza di contributi alle donne non fece che metterein evidenza la completa cancellazione delle donne da Ground Zero, se non in qualità di vittime – una cancellazione tempestiva e duratura.>>

Pag 114.

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< non ora, tesoro, siamo in guerra >, pag 36 – 1a parte

“La cosa che colpì maggiormente, e risultò strana, fu la modalità con cui i detrattori del femminismo formularono il loro attacco. Nell’autunno e nelll’ inverno del 2001, il movimento delle donne non era una semplice seccatura nazionale, fu un nemico nazionale dichiarato, una quinta colonna nella guerra contro il terrorismo. Alla vecchia fedina che registrava i crimini del terrorismo (odio verso gli uomini, dogmatismo, mancanza di umorismo) venne aggiunta una nuova imputazioneda <<tempo di guerra>>: il femminismo era un tradimento. Colui che lanciò l’accusa più celebre, e più da cartone animato, fu il reverendo Jerry Falwell. <<Punto il dito contro di loro e dico: ” avete contribuito a far sì che tutto questo accadesse”>> tuonò Falwell il 9 dicembre su CHRISTIAN BROADCAST NETWORK,  rivolgendo il suo  j’accuse <<ai pagani, agli abortisti, alle femministe, ai gay e lesbiche che stanno cercando attivamente di mettere in pratica uno stile di vita alternativo>>. Modificando i tradizionali ruoli di genere , le femministe e il loro seguito fecero sì che <<Dio tirasse via il suo velo protettivo che ha consentito all’America di non essere attaccata sul proprio suolo dal 1812>>.”

pag 36-37, Il sesso del terrore. Il nuovo maschilismo americano, Susan Faludi,  Isbn Edizioni.

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fino a stasera o a domenica sera, + o – è uguale

Stai cogliendo le opportunità uniche che il 2008 ti offre, Cancerino? Ormai siamo a metà dell’anno ed è ora di fare un bilancio. Spero che tra sei mesi, guardandoti indietro, potrai dire: “Quest’anno ho scoperto tutto quello che devo sapere su cosa non mi serve e su chi non voglio essere. Ed è uno dei motivi per cui (alleluia!) ho imparato a non soffrire desiderando una vita diversa. Non sono mai stato così in pace con il destino della mia anima”.

tra 6 mesi? naaaa…. gia fatto, ora qui si guarda solo avanti

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my girl geek dinner 4

nell’altro blog, il post conclusivo di questa ulteriore GGD4

della serata di venerdì annoto:
aver visto praticamente quasi tutti, al banco della registrazione, almeno per un secondo;
aver scoperto che alla festa di interni del salone del mobile suonava Giorgio Valletta -dio che musica bellissima-;
essermi resa conto oggi pomeriggio, di aver conosciuto, brevemente l’autore di “Una lacrima sul viso” Paolo Madeddu , libero che mi è stato regalato per il compleanno due anni fa;
non aver preso la multa per divieto di sosta;
aver perso – come sempre più spesso mi succede ultimamente- un biglietto da visita, questa volta quello di Enrico.
essere riuscita a fare due micro chiacchere, molto piacevoli, con Gigi

Il ringraziamento piu’ grande è a tutte le Girl Geek, e al resto del GGDI TEAM.

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segnalazioni amiche

domani pomeriggio webcocktail a ravenna con Sara Maternini e Antonio Sofi, argomento le reti sociali

Giovedì 19 Giugno ore 18, incontro dal titolo Welfare, flessibilita’ e sicurezza:Riprogettiamo il mercato del lavoro

con Alfonso Miceli di “ACTA” (Associazione Consulenti del Terziario Avanzato) ; Gianni de Re Lombardi di “Rete indipendenti I-Network” (La rete italiana dei freelance e dei creativi indipendenti della comunicazione) ; Marcello Saponaro Consigliere Regionale gruppo Verdi per la Pace

moderato da Lele Rozza 

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Guerreros

se Gibson riscrivesse le etichette dei cereali da colazione, passerei ore a rileggerle. Mi piace la sua visione della realtà. Descrive una fetta di contemporaneo che per me è vicinissima al mio reale, al mio vissuto; e mi fa sentire così a mio agio mentre leggo che in verità la trama passa in secondo piano.

ascolta la descrizione di un tramonto sul sunset

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nelle mani della corte suprema USA

dopo soli 7 anni la sospensione dei diritti in fase “terroristica di emergenza” è stata giudicata anticostituzionale, era ora.

Paferrobyday ne dice qui, assieme auna cosi interessante sull’inghilterra

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un fil rouge

Summer surprised us, coming over the Starnbergersee
With a shower of rain; we stopped in the colonnade,
And went on in sunlight, into the Hofgarten,
And drank coffee, and talked for an hour.

un filo rosso tra milano e barcellona, tra me e Joan-Lluis 

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e venne il momento “del fare”

l’oroscopo per la settimana fino al 12 giugno recita  così:

In the film War Games, a hacker taps in to a remote mainframe and begins to play a game he finds there. As it turns out, the mainframe is an artificially intelligent supercomputer that serves as hub of operations for the U.S. Air Force, and the game has real-world consequences. The hacker inadvertently triggers a cascade of events that could launch an actual global conflagration. After many scary plot turns, the danger of disaster dissipates when the supercomputer makes a momentous decision: The only way to win the game is to not play it. That approach could work well for you, my fellow Crab. The game you’re playing is nowhere near as dangerous as the one in War Games, of course, but why not play to win?

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la cocaina che non conosco, la cocaina che non capisco

Via Blazar

“Fra gli sniffatori di coca, poi ci sono due grandi categorie. Chi lo fa per lavorare di più e meglio e chi lo fa per godere di più, divertirsi di più: è questo gruppo, che sembra il più fortunato, a soffrire di più perché a un certo punto puoi tirare quanto vuoi, ma il sesso ti fa schifo, gli altri ripugnanza e vuoi solo trascinarti in solitudine.
Naturalmente sono più utili e saggi (finché rendono) i lavoratori-tiratori brillanti e stacanovisti, e temo che invece Lapo stesse fra gli ilari. Soffrirà di più e per chi sa quanto gli sembrerà di non poter più avere – belle e diverse come prima (prima della coca e durante la coca) – la felicità speciale di unire il proprio corpo a un altro avendo il naso pieno di quella roba.”

un articolo schietto, sincero, sfacciato e disarmante dell’ottobre 2005 di Giordano Bruno Guerri uomo intelligente, scomodo e fastidiosamente affascinante.

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Convegno di Donne@manageritalia

Hotel Gallia, piazza Duca d’Aosta 9, dalle 9 alle 13

 

UGUAGLIANZA E MERITO PER LA CRESCITA ECONOMICA E SOCIALE
Come gestire e valorizzare le diversità in azienda e nella società

Ci vediamo lì.

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poco più che vanità

mettete di volervi comperare una cosa.
mettete che per una coincidenza vi offrano di testare la medesima cosa.

voi accettereste?
io ho accettato.

qui sotto l’arrivo del pacchettino della Retin-OX Correction Notte.

scatola_gialla bustina tadaaaa crema

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questa italia che mi da la nausea

è ormai un mesetto che me ne sto zitta.
chè di parlare di politica non mi viene + voglia,
chè di dire che non mi piace la piega che sta prendendo roma – per ora – da Milano mi pare poco coerente.

Ma è ormai un dato di fatto che un sindaco di destra fa sentire liberi e sdoganati quei cani sciolti che prima stavano schisci, che si sfogavano facendo il saluto romano allo stadio, per intenderci. nel mio veloce transito romano, sono stata supita dall’aver incontrato due teste rasate vestite di nero – erano anni che non mi capitava – forse sono io che non incrocio le loro strade a milano? mah.

Della devastazione al Pigneto, e delle intimidazioni al conduttore radiofonico Gay, cosa si può dire? Condanna? orrore? si! e nausea profondissima di questa parte di mondo che, retrograda e intollerante, vorrebbe il diverso condannato al decoroso silenzio, al confino, all’altrove.

QUI nel parla Gatto Nero e anche:  .Mau. , Sono un precarioSirDrake

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