Arrivo col nove, il tram.
Due sedili più in là un giovane barbone spavaldo si è tolto le scarpe e un odore fortissimo mi ha colpito lo stomaco.
Chiede se qualcuno ha un deodorante o un paio di scarpe 45.
Io sento solo il mio stomaco ineducato alla puzza che si rivolta con nausea.
Il capolinea è in piazza 4 novembre.
Qui staziona in pianta stabile una Milano povera e sbrindellata fatta di barboni che dormono rannicchiati tra le colonne dell’androne; capannelli di stranieri più o meno regolari che bevono birra seduti sui cordoli delle aiuole. È quella parte di Milano che ho visto progressivamente spostarsi altrove.