pii desideri

7 Responses to pii desideri

1. as says:

   1 February 2008 at 14:36

   Troppo pii, susanita, ‘sti desideri. I have really no idea, potrebbe essere la risposta – oppure mille idee, e tutte sconfortanti. Qui, rimanendo nel piccolo delle strategie di campagna e della citazione di Rove, una piccola e minima verità dal mio punto di vista è che non c’è una vera “comunicazione” politica. Quella che insieme al processo delle primarie (ecco perché sono sante e benedette e in fondo in fondo avversatissime) permettono in un modo o nell’altro ad un buon candidato di emergere (vedi Obama, ma vedi anche Clinton marito). Non è un meccanismo perfetto, anzi (vedi per esempio la eccessiva influenza che ha il vil denaro); ma sempre meglio dello schifo italiota in cui manco scegliersi il candidato, nell’ultima tornata, s’è potuto. Salud 🙂
2. pm10 says:

   1 February 2008 at 15:00

   grazie, antò.
   per correre alle primarie occorre un treno di soldi, ma se le idee sono interessanti passano attraverso una buona comunicazione.
   in italia per restare a cavallo basta un attaccamento protervio al potere: un atteggiamento da “dio me l’ha dato, guai a chi me lo toglie”; e il vecchio, l’ammuffito, lo stantio domina indisturbato.
   sogno:
   – sbarramenti al 10%;
   – leggi sul conflitto di interesse che obblighino tutti i parenti fino al 3° grado alla sospensione – con reintegro a legislatura scaduta – dalle cariche pubbliche;
   – il blind trust sui beni degli eletti
   – l’ineleggibilità di chi ha compiuto i 65 anni, ma la possibilita di rimanere come consigliere non pagato – che tanto ha gia la pensione.

   cosi per dire solo le prime che mi vengono in mente….
3. silvia says:

   1 February 2008 at 22:45

   Personalmente credo che Obama, per quanto possa essere una brava persona ed un politico dalle grandi potenzialità, sia oggi sulla cresta dell’onda perchè l’unico a poter concretamente gareggiare testa a testa con Ilary.
   Silvia
4. Silvia says:

   4 February 2008 at 13:13

   A me non me ne frega niente dell’età. Il problema non è l’età che sta scritta sulla carta d’identità. Obama in questo senso è VECCHISSIMO, molto più vecchio di altri candidati, perché le sue idee sono VECCHISSIME. Tornando in Italia, per me Pietrone Ingrao, con i suoi novant’anni suonati, è uno dei politici più giovani che abbiamo, anche se ormai non gli regge più la pompa. Ripeto, non è questione d’età anagrafica ma di quanto fai funzionare la testa: il tristissimo Adinolfi può sventolare la carta d’identità finché vuole, per me è mummificato dalla nascita.
5. antonio says:

   4 February 2008 at 17:15

   io non credo che lo sbarramento al 10% risolva qualcosa, il problema italiano non e’ tanto di frammentazione partitica, quanto di frammentazione politica, ti sei mai chiesta perche’ altri stati vanno avanti tranquillamente senza antidemocratici sbarramenti al 10%? Comunque se ti puo’ consolare Calderoli a suo tempo introdurre lo sbararmento al 4% alla camera e all’8% al senato per le liste non coalizzate, quindi non vedo dov’e’ il problema, se berlusca non si coalizzasse con l’udc questi non avrebbero speranza di avere senatori al senato. Certo rischierebbe di perdere le elezioni pero’

   Per il resto delle storie sono d’accordo, ma non prendiamo la politica americana come esempio, hai visto la percentuale di persone che votano rispetto alla popolazione totale?
   Preferisco la tanto bistrattata italia con l’affluenza anche all’80% onestamente.

   Cheers
   Antonio
6. pm10 says:

   5 February 2008 at 14:15

   ci frega il fatto che in italia la politica è ideologica e non pratica. si parte dall’ideologia per arrivare alla risoluzione die problemi, non si parte da come risolvere i problemi.
   ecco quello che ci frega., my 2 cents, confusi
7. sapu says:

   6 February 2008 at 12:54

   Forse non ci sono decenti politici giovani (di sicuro i due che citi non lo sono) perchè in Italia chi ha meno di 40 anni e qualche qualità è già impegnato a fare altro…

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