li voglio vedere i giornalisti, se mai servirà, dire: “lo aveva scritto sul blog”, quando arriveranno qui a cercare di scavare nel toribido della vita, o cercheranno le foto su facebook.
ecco se mai io dovessi trovarmi nelle condizioni di Eluana Englaro, io esigo che venga sospesa la somministrazione di acqua, cibo, sostentamento, staccato il respiratore, insomma io voglio che mi si lasci morire in pace, e che venga sospeso l’accanimento terapeutico .
è chiaro?. a Eluana, un bacio.
La Fondazione Veronesi distribuisce un modulo per fare il testamento biologico: http://www.fondazioneveronesi.it/testamento_biologico.html
si, livepaola, anche io l’ho fatto.
Susan, hai letto cosa ne pensa una tipa davvero tosta? Si chiama Marina ed è mia conterranea. Le sue parole hanno fatto un bel po’ di casino, al solito.
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200807articoli/34908girata.asp
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200807articoli/34919girata.asp
http://laprincipessasulpisello.splinder.com/
ciao, paola
@arch paola,
vedi la questione è la libertà di decidere della propria vita.
non si chiede il diritto di ammazzare chi non riteniamo piu degno, si rivendica ognuno per se stesso, e per i propri congiunti il diritto di decidere quando una vita non deve piu essere vissuta.
perchè la VERA DIFFERENZA non la fa la prestanza fisica, ma la presenza del cervello, della lucidità mentale, della coscenza di se stessi e del mondo che ci circonda.
senza coscenza non c’è vita, e con la coscenza si puo invece decidere quale è il limite che vogliamo dare a noi stessi.
E dovremmo un po tutti avere l’umiltà di volere dire cosa è giusto e sbagliato per noi, non per gli altri.
Condivido in pieno, e anche Marina la pensa così.
Io parlo per me, scelgo per me (non sento il bisogno di scriverlo su blog, ma ne parlo con la mia famiglia), come Marina sceglie per se stessa e invoca un po’ di rispetto, da parte di coloro che parlano a sproposito.
Il suo attaccamento alla vita non le impedisce di sostenere il padre di Eluana e quanti scelgono di non perseverare con l’accanimento terapeutico.
Ammiro la sua forza, la sua sensibilità, la sua intelligenza, anche nell’esprimere un concetto così delicato.
Mi fa piacere che la sua opinione, in quanto “esperta”, passami il termine, faccia rumore.
(Se parlo io non mi ascolta nessuno, lei scrive direttamente al Direttore de La Stampa, scusa se è poco…)
Io sono per la libertà di scelta, sempre. Ho solo portato l’esempio di Marina perchè ha suscitato dibattito (sempre utile il dibattito!) anche sul suo blog.
Ho riportato qui questi links perchè volevo che tu, donna intelligente e pungente, li commentassi.
thx 🙂
paola (semplicemente paola)
@paola, grazie.